1. VivArte is on the table - esperienza di un inglese a VivArte

    AvatarBy Blog Vivarte il 15 July 2017
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    Martedì prossimo, 18 luglio, il VivArte rimetterà in scena il Re Leone a Bellegra. Abbiamo dunque deciso di intervistare per l'occasione un membro del Rostra, il gruppo teatrale della Bangor University nel Regno Unito, con il quale abbiamo iniziato una collaborazione qualche mese fa (che speriamo di cuore abbia vita lunga), grazie a un nostro membro, Filippo Pasquali, che ora studia nell'università britannica di Bangor, e che ci ha permesso di entrare in contatto con questa bellissima realtà. Alcuni membri del Rostra infatti, sono venuti in scambio culturale ad Olevano lo scorso aprile, ed insieme ai nostri ragazzi hanno realizzato uno spettacolo bilingue messo in scena al Cartesio; il Re Leone per l'appunto. La nostra speranza è di ricambiare la visita in Galles il prossimo anno scolastico.

    Ma bando alle ciance, iniziamo con l'intervista!


    Siamo dunque qui con Aidan Jones, presidente del Rostra fino al giugno scorso, ex studente della Bangor University, attore appassionato e dungeon master a tempo perso. Mettendo in scena lo spettacolo nel ruolo di Mufasa ha coronato uno dei suoi sogni fin da bambino, del resto il suo animale preferito è il Leone. Non è stato quindi difficile per lui calarsi nella parte in modo magistrale, come tutti coloro che tra voi erano presenti il 5 aprile 2017 nell'Aula Magna del Liceo sanno bene.

    D: Ciao Aidan! Prima di tutto vorremmo chiederti come è nata l'idea di realizzare uno spettacolo del Rostra in Italia insieme al VivArte!
    R: Tutto questo è assolutamente merito di Filippo Pasquali. Filippo è venuto da me lo scorso autunno con l'idea di questa collaborazione. Gli ho detto di tornare da me appena avrebbe avuto un piano preciso promettendo che a quel punto avremmo realizzato questo progetto.
    E ovviamente l'abbiamo realizzato.

    D: E come mai avete deciso di realizzare proprio il Re Leone? Una leggenda narra che tutto iniziò in un pub a Bangor (l'Harp, che consiglio a tutti i lettori semmai vi capitasse di passare nel Galles del Nord! ndr), appena prima di Natale, e tra una birra e l'altra è saltata fuori l'idea di realizzare il Re Leone. E' tutto vero?
    R:
    Il Re Leone è sempre stato uno dei miei cartoni preferiti in assoluto, e sì, la leggenda è vera. Come la maggior parte dei migliori piani, anche questo è nato grazie a una spintarella data dalla birra. Inoltre le regolamentazioni riguardo gli spettacoli che è possibile mettere in scena, sono molto più restrittive nel Regno Unito, e quindi noi del Rostra siamo stati davvero felici e pieni di gratitudine verso il VivArte che ci ha permesso di mettere in scena il Re Leone.

    D: Che differenze hai trovato tra il Rostra e il VivArte? In cosa questi due gruppi lavorano differentemente?
    R:
    Con la presenza di una piccola discrepanza nell'età media dei membri, la maggior parte delle differenze tra i gruppi son...

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  2. Intervista a Edith Baroni e Marzio Pallini, attori di "Alice in Nightmareland"

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    Il Progetto VivArte si avvicina alla fine dell’anno scolastico e, come da tradizione, con lo spettacolo alle porte sono stati intervistati due degli attori principali di quest’anno ossia Edith Baroni e Marzio Pallini, rispettivamente Alice, la protagonista di “Alice in Nightmareland”, e lo Stregatto, sua guida (e non solo) nel viaggio che li aspetta.
    (“D” sta per Domanda e “R” per Risposta.)

    Cominciamo con Edith.

    D: Lo spettacolo “Alice in Nightmareland” è sempre più vicino e per la prima volta avrai un ruolo di assoluto primo piano, come ti senti all’idea di andare in scena?

    R: Emozionata, felice. Emozionata e felice. È la prima volta che faccio una cosa simile e che mi espongo così tanto; ho scoperto una passione che avevo silenziato per tanto tempo. Non vedo l’ora di dimostrare quello che posso fare e far vedere quanto è bello questo spettacolo.

    D: Dimostrare cosa, e a chi?

    R: Dimostrare che credendo alle mie passioni sono riuscita ad arrivare fino a qui e fare i progressi che ho fatto. E voglio dimostrarlo a tutti; a chi non ha mai creduto in me, a chi ha rinunciato a crederci e, da un’altra prospettiva, dimostrare a chi ha creduto davvero in me che alla fine sono qui.

    D: Ci sono state molte candidate ai provini per il tuo ruolo, secondo te la regia ha fatto bene a scegliere te? E se sì, perché?

    R: Sì è vero, c’erano molte ragazze. Secondo me il confronto era con due di loro in particolare, anche se non ci speravo proprio di essere la favorita. Penso di essere stata una buona scelta, perché ho dato il massimo di me, tutto quello che avevo e ho ancora molto altro da dare, oltre a, credo, essere abbastanza adatta per il personaggio della sceneggiatura.

    D: Adatta al personaggio in che senso?

    R: L’ho detto anche al provino, mi sento molto affine ad Alice, anche se lei riesce ad essere persino più pesante di me (e ce ne vuole). Siamo entrambe curiose e un po’ confuse; alla ricerca di tutto e di niente, ma con tante cose da poter donare alle persone care. Testarde, assillanti e sincere, allo stesso modo.

    D: VivArte però non è solo teatro, hai intenzione di provare a fare altro gli anni futuri a scuola o nella neonata associazione culturale?

    R: Beh, sicuramente tra gli altri ambiti di VivArte il più vicino a me oltre il teatro è la musica, che amo e in cui, con i miei limiti, posso dare un contributo. Ma anche il giornalino è interessantissimo, amo scrivere.

    D: Questo è il tuo primo anno a VivArte, è riuscito a smuovere qualcosa dentro te il Progetto? E come ha contribuito a cambiare la tua vita?

    R: In realtà sono tante le cose che mi hanno cambiato, sì… cambiato la vita. Ho incontrato una delle persone attualmente più importanti per me. Ho riscoperto un sogno che voglio portare avanti. Ho imparato ad essere un po’ meno la Edith costruita, ho ritrovato m...

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    Last Post by Blog Vivarte il 25 May 2017
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  3. Il VivArte visto dai suoi membri. Odio a prima (s)vista.

    AvatarBy Blog Vivarte il 2 Mar. 2017
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    Premessa: tale articolo riguarda solo e unicamente i pensieri dell’autrice in merito al Progetto VivArte ed eventualmente suoi membri citati o meno, per cui non devono essere presi come universamente veri bensì puramente soggettivi. Scopo dell’articolo è descrivere come la percezione del Progetto VivArte sia cambiata nell’autrice nel corso degli anni e perché, con un particolare focus alla Sezione Teatrale dello stesso.

    È un dato di fatto che il così glorificato sesto senso, il "giudizio a pelle", l'impatto o qualsiasi sia il nome che volete attribuirgli, nel 90% dei casi, è errato. Questo l'ho provato sulla mia pelle. Frequento il Vivarte dal mio primo anno di liceo (con apparizioni varie e fugaci, ma mai definitive). Se mi chiedete l'opinione che vi avrei dato in quel tempo sul progetto (basata sul nulla) posso dire tranquillamente che sarebbe stata proprio questa: un insieme di disadattati sociali, che per solitudine hanno creato un gruppo dove mettono su copioni poco studiati, pieni di cliché e che si presentano come "aperti" e pronti ad accettare chiunque ma che poi fanno esattamente il contrario, essendo chiusi, pieni di giudizi, pregiudizi e cattiveria (ma quella stupida).
    Perché disadattati sociali? Sono entrata a far parte del progetto che ero piccola e il mio primo giorno di frequentazione sono stata con una mia amica, che era entrata già da giorni. Lei era perplessa più o meno quanto me. Il teatro (sezione più importante) si formava di gruppetti già delineati, chiusi, senza nessuna disponibilità per gli altri. Guardavo Gianmarco, il regista e uno dei coordinatori, e mi sembrava un po' troppo ridicolo il modo in cui decantava il tutto come un luogo di rispetto e di amicizia, quando era il primo che rivolgeva le sue attenzioni solo a poche persone, attori principalmente, trascurando gli altri. L'ho sentita come un’enorme e insopportabile incoerenza. L'età, anche quella mi disturbava. Mi chiedevo "ma perché?", non capivo perché alcuni fossero ancora lì, con quella loro sindrome di Peter Pan (questa è anche l'impressione avuta della professoressa Serangeli, che non conoscevo), ad affiancarsi al gregge cercando di mimetizzarsi in un contesto che a molti di loro non apparteneva proprio più . E questo vale per tutti. Gente che non usciva, non aveva amici, faceva agli altri gli stessi torti ai quali era stata sottoposta e che avevano "causato" il loro status attuale. Infine i ruoli mi sembravano assegnati in modo straordinariamente paraculo con persone che mi risultavano totalmente carenti nella recitazione. Ho cominciato per questo anche a sentirmi a disagio. Era come se tutto fosse stato già fatto e finito; se ci sei, bene, altrimenti, fuori. Come se il modo in cui mi sentivo giudicata da loro, quegli sguardi di altezzosa sicurezza, infondata, mi avessero fatto chiudere a riccio e anzi spinto verso un malcelato e insicuro odio. Tempo dopo però, sono tornata....

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    Last Post by Blog Vivarte il 2 Mar. 2017
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  4. Intervista a Mattia Velluti

    AvatarBy Blog Vivarte il 29 Dec. 2016
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    Salve a tutti! Il Progetto VivArte ha intervistato un ragazzo omosessuale membro del Progetto stesso, che si è dichiarato disponibile a scambiare qualche parola riguardo la sua situazione e non solo. Buona lettura!
    (“D” sta per Domanda e “R” per Risposta.)

    D: Ciao! Grazie per aver accettato di essere intervistato dal Progetto VivArte. Per cominciare diresti a beneficio dei nostri lettori come ti chiami e che classe frequenti del Liceo Cartesio?

    R: Mi chiamo Mattia Velluti, e frequento la classe seconda G del Cartesio.

    D: Sei quindi nato nel 2001. Partiamo subito con una delle questioni chiave di questa intervista: come e quanti anni ti reso pienamente conto di essere omosessuale?

    R: Da sempre ho avuto attrazione verso ragazzi del mio stesso sesso. Sono sempre stato una persona molto profonda, che non dà per scontato nulla e riesce a dare importanza ad ogni minimo aspetto della sua vita, e a volte anche di quella degli altri. Fin da bambino riuscivo a sentire che il mio fisico, la mia mente, fossero molto più propense a farsi piacere il fisico o la mente di un bambino, piuttosto che quella di una bambina. Anzi, con le bambine passavo molto più tempo, perché avevo molte più interesse nei loro discorsi. Tutt'oggi ho molte più amicizie femminili che maschili, semplicemente perché riesco a relazionarmi meglio e a condividere più passioni/emozioni etc. Perciò non c'è stato un momento vero e proprio, ma la certezza forse l'ho avuta in seconda media, quando ho cominciato ad avere a che fare con un ragazzo etero. Era molto morboso con me e subito abbiamo iniziato una strana amicizia. Lui si sedeva sulle mie gambe e mi diceva cose dolci; in quel momento è come se qualcosa dentro di me si fosse mosso, ed è stata l'ultima e decisiva certezza.

    D: Quando hai preso consapevolezza della cosa dunque, come l'hai vissuta nei confronti di te stesso? L'hai vista da subito come una cosa naturale o inizialmente hai convissuto con te stesso con un po' di difficoltà?

    R: Quando ho preso consapevolezza della cosa, sono nate in me molte battaglie. Partendo dal presupposto che ne vengo da una famiglia non del tutto aperta a questo tipo di discorsi, e la cosa mi sembrava abbastanza innaturale. Mi chiedevo il perché, sia toccato proprio a me quest'angoscia, questo pensiero in testa che giornalmente, come di norma, mi si scaraventava addosso come un mare in burrasca. La vedevo più come un tormento, che come la mia natura.

    D: Hai citato la tua famiglia ed è un argomento che di certo approfondiremo in seguito, ma prima, tu quando sei riuscito ad accettare te stesso? E come?

    R: I miei amici sono stati la spinta verso l'accettazione di tutto questo. Mi hanno fatto capire semplicemente che la vera natura è l'a...

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    Last Post by Blog Vivarte il 29 Dec. 2016
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  5. 2016: Odissea nel Degrado

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    2016: Odissea nel Degrado

    Ancora mi ricordo l'ultimo capodanno in campagna di amici a Olevano! Come tutti gli anni speravo che l'anno successivo fosse migliore del precedente, e sebbene personalmente non possa certo lamentarmi di come quest'anno stia andando (anche perché il mio 2015 è stato piuttosto di melma), parlando di grandi eventi posso dire al 2016 solo una cosa.
    2016... go home, you're drunk. Ma ubriaco forte eh!
    Giulio Fabroni (Capitan Uncino per chi di voi ha assistito al nostro spettacolo l'anno scorso) è da gennaio che parla male del 2016 perché è stata una moria di attori, cantanti e co. Ma nemmeno il buon Giulio poteva immaginare che il 2016 ci avrebbe portato prima la Brexit, poi Erdogan che rifonda l'Impero Ottomano e poi Donald Trump. Dico... DONALD TRUMP. Donald Trump Presidente degli Stati Uniti d'America.
    Ora ci manca solo che in Austria l'estrema destra vinca le elezioni presidenziali di dicembre e che Salvini diventi Primo Ministro e siamo a cavallo.
    Questo articolo (che trovate nel link indicato) è stato scritto a quattro mani da me e Giulio Fabroni. E' stato scritto sotto forma di chat di Facebook, perché fondamentalmente sono cose che ci siamo detti davvero in chat, tranne qualche licenza poetica, da Torino al Galles in quella sventurata notte dello scorso 9 novembre quando Trump ha vinto le elezioni.
    E' una nostra piccola, e modesta (molto modesta!), analisi su questi eventi "traumatici" che il 2016 ci ha riservato.
    Buona lettura!

    Filippo Pasquali & Giulio Fabroni

    LINK AL VERO E PROPRIO ARTICOLO -> https://i.imgur.com/a/ASQSP



    Edited by Blog Vivarte - 27/11/2016, 12:22
    Last Post by Blog Vivarte il 26 Nov. 2016
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  6. "Rose Blu" - VivArte Agenzia Matrimoniale - Episodio 1

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    VivArte, progetto teatrale o agenzia matrioniale?
    Questa è una domanda che a VivArte ci facciamo un po' tutti, viste le numerose relazioni nate (alcune ci hanno solo provato), cresciute e morte all'interno del Progetto. Oggi una persona, interna al Progetto, ci ha contattato chiedendoci di poter scrivere una serie di articoli su alcune di queste relazioni, e la risposta è stata si. Quindi godetevi la (non) storia della Meteorologa e del nostro Capitano Giacomo Uncino con un piccolo cameo del nostro membro più abbronzato. Intitolato "Rose Blu".

    Era il suo ambiente di caccia, quella compagnia teatrale di artisti fuori di senno. Dapprima l’abbronzatissimo Toro Seduto, poi il perfido Capitano Giacomo Uncino.
    Era solo in cerca di affetto, molto. Era...era sola, ma il teatro l’avrebbe cambiata in meglio. Forse.
    Il capo indiano era vedovo, con una figlia adolescente e un intero clan a carico. Poco tempo dunque per pensare a lei, la Meteorologa. L’auspicio era che arrivasse un bel tempo per tutti, pieno di amore. Ma una volta ammaliato Toro Seduto, e dopo averlo costretto a trattarla da vera signora, non si era accontentata. A lei piacevano uomini con responsabilità, uomini con la divisa.
    Quindi quale divisa è migliore nell’Isola che non c’è se non quella di pirata, e non uno qualunque.
    Sicuramente il “buon” capitano non era poi una persona così tanto a modo, uccideva, torturava e derubava i vascelli che gli capitavano a portata di cannone. Questa volta però a ricevere una vera e propria cannonata era stato lui, sarebbe cambiato bruscamente il vento che soffiava sulle sue vele.
    Quell’uomo con l’uncino sicuramente aveva nella propria cabina ingenti tesori che aveva depredato e guadagnato nelle sue imprese, ma che non erano niente comparati all’amore di una donna. Proprio per essa era disposto a spenderli tutti, per apparire un vero gentil uomo. Non badò a spese infatti presentandosi da lei con un mazzo di rose blu, pagate un occhio della testa o meglio dire… una mano !!
    Fiori di una dannata bellezza che non servirono al proprio scopo poiché la donzella si faceva desiderare. Sapendo che il Capitano non avrebbe desistito, chiese che ogni giorno gli portasse un’altra rosa, ancora, ancora e poi ancora. I giorni si susseguivano e le rose appassivano, si spegnevano, al contrario dell’ardore di Uncino che era disposto a rinunciare anche all’altra mano. E lui piangeva di fronte alle rose rifiutate e bruciate ogni giorno. O così diceva lei almeno.
    Ma il fuoco di quell’amore era su una nave in mezzo al mare tempestoso e non poteva non spegnersi.
    Almeno così pensa la sua ciurma !! Ma si sbagliava…

    L'autore desidera rimanere anonimo per paura delle reazioni del Capitano
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    Last Post by Vanessa Serangeli il 18 Nov. 2016
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  7. "Belli de zia" - L'angolo della Professoressa Serangeli

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    By Blog Vivarte il 27 Oct. 2016
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    Ciao a tutti. Immaginate che, oltre al saluto, vi giunga uno di quei miei baci appiccicosi.
    Sull’onda entusiastica del restyling e revamping del nostro Blog, anche a questa vecchia carcassa viene voglia di partecipare.
    Quello che vi propongo, in realtà, è quello che faccio, parallelamente al mio lavoro, da quando ho iniziato ad insegnare. Ascoltarvi. E rispondervi, in questo spazio che per ora (in attesa di proposte magari più decenti) possiamo chiamare “Belli de zia”.
    Non che una come me, che fa parte di un mondo antico, giurassico, abbia da dire molto a voi, frecce splendenti nel firmamento dell’avvenire.
    E’ che quando hai una preoccupazione, un problema, una pena, legati alla famiglia, agli amici, alla scuola, ai sentimenti; anzi, quando se ne associano più di uno nello stesso periodo, a volte non basta parlare col fratello, la sorella, vicino del banco o con l’amico di sempre. Ad averceli, in certi casi.
    Un parere che viene da uno spazio-tempo lontano quanto alpha centauri può spingerti a riformulare i termini di quel problema. E non hai l’obbligo di far finta che abbia necessariamente senso, come quando il consiglio o il parere arriva da mamma o papà. Puoi farti ascoltare, ascoltare a tua volta, e lasciar pascolare quelle parole dentro di te per il tempo che occorre. Anche decidere che sono una massa di fandonie.
    Io non mi offendo quasi mai. Vi aspetto.

    Vanessa Serangeli

    Last Post by Blog Vivarte il 27 Oct. 2016
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  8. Elezioni Rappresentanti d'Istituto - Intervista LISTA 2

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    Elezioni Rappresentanti. Interviste ai candidati. Lista 2.


    Quest'anno il blog del Vivarte, in vista delle prossime elezioni per i rappresentanti d'istituto ha deciso di intervistare i candidati, per dare loro uno spazio dove esprimere il proprio programma, le loro idee e le loro motivazioni. Eccovi l'intervista alla LISTA 2 - composta da Livia Milana, Simona Ceci, Ludovica Milana, Elena Testa e Rany Abu Salem.

    1) Da chi è composta la vostra lista? Come si chiama?
    La nostra lista è composta da Livia Milana, Simona Ceci, Elena Testa e Rany Abu Salem, siamo la lista n°2 e ci chiamiamo “MEGAFONO”.

    2) Cosa vi ha spinto a candidarvi?
    L’esperienza e la voglia di esprimerla, di mettere a frutto tutti questi anni in cui abbiamo osservato il funzionamento degli organi rappresentativi dell’istituto. Infine, ma non per importanza, la voglia di metterci in gioco, di cambiare le cose, basandoci sulle nostre e le vostre idee, mettendo le vostre al primo posto, e di trasmettervi questa voglia affinché possiate anche voi, nei prossimi anni, metterci la faccia con la stessa passione con cui quest’anno ci muoveremo, dovessimo essere eletti.

    3) Cosa pensate che non funzioni al Cartesio?
    Tendenzialmente il Cartesio non ha grossi problemi, ma ci sono cose che potrebbero essere valorizzate, ad esempio i laboratori didattici che purtroppo vengono utilizzati poco; poi la questione della ricreazione che vorremmo poter fare fuori…

    4) Cosa proponete per sistemare quello che non funziona? E soprattutto come pensate di metterlo in atto?
    Spiegheremo in particolare il programma durante l’assemblea di lunedì 24 ottobre. Comunque per quanto riguarda i laboratori vorremmo chiedere ai docenti delle materie scientifiche di sfruttarli di più, dato che gli assistenti ci sono per questo. Parlando invece della possibilità di fare ricreazione all’esterno è necessaria un’autorizzazione specifica che la scuola deve richiedere, ...

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    Last Post by Blog Vivarte il 24 Oct. 2016
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  9. Elezioni Rappresentanti d'Istituto - Intervista LISTA 1

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    Elezioni Rappresentanti. Interviste ai candidati. Lista 1.


    Quest'anno il blog del Vivarte, in vista delle prossime elezioni per i rappresentanti d'istituto ha deciso di intervistare i candidati, per dare loro uno spazio dove esprimere il proprio programma, le loro idee e le loro motivazioni. Eccovi l'intervista alla LISTA 1 - composta da Luigi Cettici, Francesca Calamari, Giordano Lanciotti e Andrea Caizzi.

    1) Da chi è composta la vostra lista? Come si chiama?
    La nostra lista è composta da quattro studenti che frequentano classi diverse. Luigi Cettici (IV C), Francesca Calamari (III D), Giordano Lanciotti e Andrea Caizzi (IV B). Il nostro gruppo ha per nome una frase che identifica il nostro pensiero
    Non sono d’accordo con le tue idee, ma morirei per fare in modo che tu possa dirle”

    2) Cosa vi ha spinto a candidarvi?
    Sicuramente l’affetto che abbiamo verso la nostra scuola e il fatto che dopo questi anni in cui ognuno dei nostri quattro candidati è sempre stato attivo negli ambiti delle attività scolastiche, ci sentiamo pronti per poter rappresentare al meglio la componente studentesca. Abbiamo la consapevolezza di poter lavorare adeguatamente e impegnarci a migliorare quello che la nostra scuola offre, prendendoci questa grande responsabilità.

    3) Cosa pensate che non funzioni al Cartesio?
    A livello sostanziale ciò che il Cartesio si propone di realizzare è ineccepibile, crediamo che il problema è la messa in pratica di tutte le potenzialità che offre. Ad esempio, manca uno sfruttamento effettivo delle risorse scolastiche, come laboratori e aula magna oltre ad una poca valorizzazione dell’Assemblea d’Istituto, che oltre ad essere un nostro diritto è anche un nostro dovere partecipare. Oltre a potenzialità poco sfruttate, da quest’anno sono cambiate alcune regole come la tolleranza di entrata per gli studenti dei paesi fuori Olevano Romano che è stata diminuita o il fatto che, da quando noi siamo studenti del Cartesio abbiamo sempre usufruito di uno spazio esterno per la Ricreazione, cosa che dall’inizio dell’anno scolastico ancora non è stato organizzato. Inoltre vorremmo evitare la grand...

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    Last Post by Blog Vivarte il 24 Oct. 2016
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  10. POW - Una nuova avventura inizia

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    Hey, ciao! :)
    Il nuovo anno scolastico sta ormai (purtroppo?) entrando nel vivo e l'estate che è finita solo un mese fa, sembra già lontanissima. I libri, almeno alcuni, non hanno più tre chili di polvere sopra e tra pochissimo ritorna pure l'ora solare, ecchebbello farà notte alle 5 di pomeriggio. Il bel tempo comincia a diventare solo un bel ricordo e l'ansia riprendere a crescere in tutti i Cartesiani del mondo. Per qualcuno questo percorso liceale, fatto di sangue, fatica, lacrime e sudore (ma anche divertimento!) è appena iniziato, mentre per altri è ormai all'ultimo step, con un invitante esame di Maturità pronto ad aspettarli al varco a giugno e a luglio.
    Insieme all'anno scolastico comunque, ripartono tutte le attività che affiancano la didattica e che completano il quadro di quello che si fa al Cartesio. E queste attività non possono che far rima con "VivArte". Quest'anno andrà in scena una rivisitazione di Alice nel Paese delle Meraviglie (nella nostra versione il Paese sarà quello dell'Incubo) di cui avrete sicuramente visto i volantini affissi in mezza scuola questi giorni. Vi invito caldamente a partecipare al laboratorio teatrale, e se volete più informazioni il consiglio è quello di contattare la professoressa Vanessa Serangeli direttamente a scuola, o il VivArte stesso sulla nostra pagina Facebook se siete pigri e non vi va di cercare Vanessa per tutti i corridoi della scuola!

    Ma hey! Quest'anno oltre al citato laboratorio teatrale (e il giornalino! e il laboratorio musicale! e quello di arti figurative! e, sperabilmente, quello cinematografico!) ci siamo anche NOI!

    Chi siamo noi? Noi siamo il People On the Watchtower, per gli amici POW.

    Cos'è il POW? Il POW è il blog del Cartesio, nato all'interno del progetto VivArte. Siamo aperti a chiunque e non vediamo l'ora di avere nuovi membri! Vedetelo come uno spazio in cui potete esprimere voi stessi, o un'idea, un'opinione o quel che vi pare! Se siete interessati potete, come già detto prima, scrivere alla pagina del VivArte, contattare la Serangeli o anche iscrivervi direttamente al nostro gruppo su Facebook. (www.facebook.com/groups/1748810755378456/)
    Siamo già 20, ma vorremmo essere di più, per dare a tutti voi uno spazio su cui esprimersi liberamente su quello che più preferite. C'è spazio per tutti e per tutto. Foto? Articoli? Immagini divertenti? Video realizzati da voi? O anche solo volete aiutarci a gestire questo si...

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    Last Post by Vanessa Serangeli il 13 Oct. 2016
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