1. VivArte is on the table - esperienza di un inglese a VivArte

    AvatarBy Blog Vivarte il 15 July 2017
     
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    Martedì prossimo, 18 luglio, il VivArte rimetterà in scena il Re Leone a Bellegra. Abbiamo dunque deciso di intervistare per l'occasione un membro del Rostra, il gruppo teatrale della Bangor University nel Regno Unito, con il quale abbiamo iniziato una collaborazione qualche mese fa (che speriamo di cuore abbia vita lunga), grazie a un nostro membro, Filippo Pasquali, che ora studia nell'università britannica di Bangor, e che ci ha permesso di entrare in contatto con questa bellissima realtà. Alcuni membri del Rostra infatti, sono venuti in scambio culturale ad Olevano lo scorso aprile, ed insieme ai nostri ragazzi hanno realizzato uno spettacolo bilingue messo in scena al Cartesio; il Re Leone per l'appunto. La nostra speranza è di ricambiare la visita in Galles il prossimo anno scolastico.

    Ma bando alle ciance, iniziamo con l'intervista!


    Siamo dunque qui con Aidan Jones, presidente del Rostra fino al giugno scorso, ex studente della Bangor University, attore appassionato e dungeon master a tempo perso. Mettendo in scena lo spettacolo nel ruolo di Mufasa ha coronato uno dei suoi sogni fin da bambino, del resto il suo animale preferito è il Leone. Non è stato quindi difficile per lui calarsi nella parte in modo magistrale, come tutti coloro che tra voi erano presenti il 5 aprile 2017 nell'Aula Magna del Liceo sanno bene.

    D: Ciao Aidan! Prima di tutto vorremmo chiederti come è nata l'idea di realizzare uno spettacolo del Rostra in Italia insieme al VivArte!
    R: Tutto questo è assolutamente merito di Filippo Pasquali. Filippo è venuto da me lo scorso autunno con l'idea di questa collaborazione. Gli ho detto di tornare da me appena avrebbe avuto un piano preciso promettendo che a quel punto avremmo realizzato questo progetto.
    E ovviamente l'abbiamo realizzato.

    D: E come mai avete deciso di realizzare proprio il Re Leone? Una leggenda narra che tutto iniziò in un pub a Bangor (l'Harp, che consiglio a tutti i lettori semmai vi capitasse di passare nel Galles del Nord! ndr), appena prima di Natale, e tra una birra e l'altra è saltata fuori l'idea di realizzare il Re Leone. E' tutto vero?
    R:
    Il Re Leone è sempre stato uno dei miei cartoni preferiti in assoluto, e sì, la leggenda è vera. Come la maggior parte dei migliori piani, anche questo è nato grazie a una spintarella data dalla birra. Inoltre le regolamentazioni riguardo gli spettacoli che è possibile mettere in scena, sono molto più restrittive nel Regno Unito, e quindi noi del Rostra siamo stati davvero felici e pieni di gratitudine verso il VivArte che ci ha permesso di mettere in scena il Re Leone.

    D: Che differenze hai trovato tra il Rostra e il VivArte? In cosa questi due gruppi lavorano differentemente?
    R:
    Con la presenza di una piccola discrepanza nell'età media dei membri, la maggior parte delle differenze tra i gruppi sono dovute alla diversità d'esperienza e alla disponibilità di risorse e strumentazioni. Le differenze culturali poi sono state importanti, in particolare riguardo a cosa una persona britannica avrebbe trovato divertente e cosa invece avrebbe fatto ridere una persona italiana.
    In ogni caso il Rostra ha portato alcuni esercizi di riscaldamento e tecniche teatrali che sono più simili forse a quello che si può trovare nei teatri professionali. Tuttavia il VivArte ha realizzato una scenografia sontuosa, decisamente migliore di qualsiasi altra sia mai stata realizzata dal Rostra (o quasi). E inoltre l'energia che i membri del VivArte hanno messo nello spettacolo, in tutte le fasi della sua realizzazione, ha reso questo progetto davvero divertente e incredibilmente gratificante. Il Rostra ha inoltre portato a casa un po' delle tradizioni del VivArte ;)

    D: Al contrario, cosa pensi che i due gruppi abbiano in comune?
    R:
    Sia il Rostra che il VivArte hanno degli attori veramente appassionati che sono incredibilmente talentuosi, ma allo stesso tempo entrambi abbiamo persone davvero dedicate, dedite, al lavoro dietro le quinte e che si occupano di tutta la parte tecnica. Questa passione, non importa dove venga espressa, se sul palco o dietro le quinte, porta con sé lo stesso ideale che il teatro rappresenta. Il teatro è una scappatoia da un mondo spesso brutto.

    D: Pensi che il Rostra abbia dato qualcosa al VivArte?
    R:
    Mi piace pensare che il VivArte abbia adottato, o adotterà per il prossimi spettacoli, alcune delle nostre pratiche quando si parla di "stage etiquette" (il "galateo del palco" ndr). Sono spesso piccole cose, ma aiutano a rendere lo spettacolo finale incredibilmente speciale per il pubblico.

    D: E il VivArte è riuscito a darvi qualcosa?
    R:
    La barriera linguistica che poteva essere presente tra i membri britannici del Rostra e quelli italiani del VivArte ha portato molti di noi a non dare per scontata l'idea che saremmo riusciti a lavorare bene come una squadra. Siamo sempre stati come una famiglia, ma vedendo l'energia del VivArte e di tutti quelli che hanno partecipato allo spettacolo siamo stati in grado di lavorare ancora meglio, tutti insieme, nonostante le differenze linguistiche e culturali.

    D: I tre momenti più belli del viaggio in Italia?
    R:
    1. Vedere, alla fine, tutto il lavoro fatto insieme realizzarsi in un magnifico spettacolo.
    2. Incontrare il resto del cast per la prima volta.
    3. Il cibo, "which was bellissimo".

    D: Avevi qualche pregiudizio/stereotipo riguardo l'Italia e gli italiani? E nel caso, si sono rivelati veri?
    R:
    Ho sempre pensato che tutti gli italiani fossero dei fantastici cuochi. Non sono ancora riuscito a realizzare pienamente, dopo aver assaggiato del vero cibo italiano, quanto questo possa essere vero. Inoltre, ho anche notato quanto il cibo sia importante nella vostra cultura, e come la famiglia si riunisca sempre per i pasti, per condividere insieme quel momento e stare insieme, qualcosa che nel Regno Unito è purtroppo assente.

    D: Ti piacerebbe lavorare ancora con il VivArte, in Italia o in Gran Bretagna?
    R:
    Posso parlare a nome di tutto il Rostra quando dico che non vediamo l'ora di avere un'altra opportunità di collaborare con il VivArte. Un'occasione che di sicuro coglieremmo al volo!

    D: Il VivArte metterà nuovamente in scena il Re Leone, martedì prossimo. Vuoi fargli un in bocca al lupo?
    R:
    Spero che vi divertiate tantissimo e che mettiate in scena uno spettacolo strepitoso di cui possiate tutti essere orgogliosi. Inoltre mi auguro che vi "Ricorderete" ("Remember" era la battuta preferita di Aidan del suo personaggio nello spettacolo ndr) di noi quando sarete sul palco haha!

    D: C'è qualcosa che vuoi dire per concludere?
    R:
    Di nuovo parlo a nome di tutti nel ringraziarvi nuovamente per l'opportunità di un magnifico show, per aver reso possibile la nascita di nuove amicizie, e speriamo di vedervi nuovamente tutti molto presto. Auguro a ognuno di voi il massimo della fortuna in tutto. Ricordate perché siete sul palco, e perché amate recitare, dirigere, o collaborare agli spettacoli. E' una passione speciale per un'arte morente, ma che anche grazie a voi viene riportata nuovamente in vita.

    Grazie mille Aidan. In bocca al lupo per tutto!


    Aidan truccato come Mufasa


    Aidan e il Rostra


    Il cast del Re Leone

    Edited by Blog Vivarte - 16/7/2017, 13:41
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